Progetto

RIMMEL
L’obiettivo finale (dimostratore) del progetto RIMMEL è la messa a punto e validazione (TRL6) di almeno due tipologie di architetture di rivestimenti (nichelatura e nichelatura+top coating tribologico) costruite su componenti AM in leghe Al e acciai inox (Prototipi Modello), che presentino elevata adesione al substrato, ridotto attrito a secco, bassa usura e resistenza a corrosione.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

 

La suddivisione in sotto-obiettivi è la seguente:

  • analisi e selezione dei parametri di finitura superficiale di componenti AM in leghe Al e acciai inox che ottimizzino la compatibilità con i rivestimenti protettivi-funzionali;
  • selezione dei trattamenti termici dei componenti AM in grado di fornire il migliore compromesso tra proprietà meccaniche, compatibilità e durabilità dei rivestimenti;
  • selezione delle formulazioni, delle caratteristiche dimensionali dei rivestimenti per massimizzare l’adesione sui componenti AM e l’uniformità dello spessore dei rivestimenti su geometrie complesse (rispetto tolleranze);
  • analisi delle capacità anticorrosione introdotte dai rivestimenti sui componenti AM. Verifica dell’approccio della ridotta bagnabilità per ridurre la corrosione;
  • analisi delle proprietà funzionali dei rivestimenti in termini di riduzione del coefficiente di attrito e di incremento della resistenza ad usura e tribocorrosione;
  • definizione della correlazione tra parametri strutturali e metrici dei singoli componenti dell’architettura di rivestimento (es.: spessore dei diversi strati dei rivestimenti, diametro delle particelle di additivazione) e le prestazioni tribologiche, anticorrosive e meccaniche;
  • definizione dei limiti di miniaturizzazione complessiva delle architetture di rivestimento compatibili con il mantenimento delle prestazioni complessive introdotte dai rivestimenti sui componenti AM.
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RISULTATI PREVISTI

 

Il grado di raggiungimento dell’obiettivo finale del progetto RIMMEL e dei vari sotto-obiettivi verrà

quantificato dai 5 risultati previsti:

1) Produzione di un componente AM in lega Al (“Prototipo Modello Al”, PMA) e un componente AM in acciaio inox (“Prototipo Modello Inox”, PMI), di cui risultino: (i) massimizzate l’adesione e le prestazioni dei rivestimenti; (ii) non degradate le proprietà meccaniche rispetto ai manufatti non rivestiti.

2) Funzionalizzazione di PMA e PMI attraverso l’applicazione di un’architettura di rivestimento di nichelatura di cui risultino: (i) massimizzata la resistenza a corrosione, (ii) massimizzata la durezza superficiale e (iii) massimizzato il comportamento idro/oleofobico rispetto ai medesimi manufatti non nichelati e ai medesimi manufatti non nichelati ma anodizzati (PMA).

3) Comparazione prestazionale di PMA e PMI nichelati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 2) con omologhi benchmark.

4) Ottimizzazione di top-coating tribologico su componenti di PMA e PMI nichelati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 2) attraverso l’applicazione di un’ulteriore architettura di rivestimento autolubrificante di cui risultino: (i) minimizzato l’attrito in condizioni di strisciamento a secco, (ii) massimizzato il tempo di vita e (iii) non degradata la resistenza a corrosione.

5) Comparazione prestazionale di PMA e PMI nichelati e superfunzionalizzati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 4) con omologhi benchmark.

 

L’implementazione industriale dei risultati del progetto non richiederà l’introduzione di nuove tecnologie, poiché uno degli obiettivi principali del progetto è proprio quello di sperimentare l’applicabilità su componenti meccaniche ottenute per manifattura additiva, di processi e trattamenti superficiali ormai industrialmente consolidati per quanto riguarda l’applicazione su componenti ottenuti con tecnologie tradizionali. Al netto delle “ricette” specifiche di ogni singolo trattamento, che andranno sviluppate di volta in volta, obiettivo del progetto è quindi proprio quello di trasferire opportunamente all’ambito nascente dell’additive manufacturing una serie di processi di modifica della superficie che l’industria, in particolare quella meccanica, ha ormai adottato in modo ampio e consolidato, ritenendoli affidabili dal punto di vista tecnico e sostenibili dal punto di vista economico.