La suddivisione in sotto-obiettivi è la seguente:
Il grado di raggiungimento dell’obiettivo finale del progetto RIMMEL e dei vari sotto-obiettivi verrà
quantificato dai 5 risultati previsti:
1) Produzione di un componente AM in lega Al (“Prototipo Modello Al”, PMA) e un componente AM in acciaio inox (“Prototipo Modello Inox”, PMI), di cui risultino: (i) massimizzate l’adesione e le prestazioni dei rivestimenti; (ii) non degradate le proprietà meccaniche rispetto ai manufatti non rivestiti.
2) Funzionalizzazione di PMA e PMI attraverso l’applicazione di un’architettura di rivestimento di nichelatura di cui risultino: (i) massimizzata la resistenza a corrosione, (ii) massimizzata la durezza superficiale e (iii) massimizzato il comportamento idro/oleofobico rispetto ai medesimi manufatti non nichelati e ai medesimi manufatti non nichelati ma anodizzati (PMA).
3) Comparazione prestazionale di PMA e PMI nichelati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 2) con omologhi benchmark.
4) Ottimizzazione di top-coating tribologico su componenti di PMA e PMI nichelati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 2) attraverso l’applicazione di un’ulteriore architettura di rivestimento autolubrificante di cui risultino: (i) minimizzato l’attrito in condizioni di strisciamento a secco, (ii) massimizzato il tempo di vita e (iii) non degradata la resistenza a corrosione.
5) Comparazione prestazionale di PMA e PMI nichelati e superfunzionalizzati (ovvero PMA e PMI ottimizzati come da risultato 4) con omologhi benchmark.
L’implementazione industriale dei risultati del progetto non richiederà l’introduzione di nuove tecnologie, poiché uno degli obiettivi principali del progetto è proprio quello di sperimentare l’applicabilità su componenti meccaniche ottenute per manifattura additiva, di processi e trattamenti superficiali ormai industrialmente consolidati per quanto riguarda l’applicazione su componenti ottenuti con tecnologie tradizionali. Al netto delle “ricette” specifiche di ogni singolo trattamento, che andranno sviluppate di volta in volta, obiettivo del progetto è quindi proprio quello di trasferire opportunamente all’ambito nascente dell’additive manufacturing una serie di processi di modifica della superficie che l’industria, in particolare quella meccanica, ha ormai adottato in modo ampio e consolidato, ritenendoli affidabili dal punto di vista tecnico e sostenibili dal punto di vista economico.